Si possono considerare pentole ecologiche quelle che sono realizzate in materiali “puliti”, naturali e privi di sostanze tossiche, rispettosi della salute di chi le utilizza, ma anche dell’ambiente circostante. Inoltre le pentole per essere davvero ecologiche devono poter fare in modo che vi sia un certo risparmio energetico anche durante la cottura, quindi che utilizzino minore quantità di energia per cuocere i cibi.

Le pentole naturali e quindi anche ecologiche sono prodotte con materiali naturali come ad esempio l’argilla, la ceramica naturale o la pietra ollare, quindi senza alcun utilizzo di metalli. Purtroppo questo tipo di pentole possono avere dei limiti non essendo indicate per la cottura di tutti i cibi e sono anche fragili e possono rompersi facilmente. D’altro canto mantengono a lungo il calore, anche se impiegano un tempo piuttosto lungo a scaldarsi.

Le pentole in metallo, soprattutto in alluminio ed inox sono molto facili da pulire e garantiscono anche una sicurezza a livello igienico, anche se comunque in piccolissima parte i metalli possono rilasciare delle particelle nel cibo. L’alluminio e il rame se da un lato sono ottimi conduttori di calore (e quindi permettono anche un certo risparmio energetico) dall’altro lato hanno lo svantaggio che rilasciano più facilmente residui metallici nel cibo. L’acciaio inox invece è molto indicato per il contatto con i cibi (anche se è meglio evitare di cuocervi cibi acidi, come il pomodoro ad esempio), ma non è un buon conduttore di calore (per agevolare la conduzione di calore le pentole in inox hanno quasi sempre uno strato interno di alluminio nel disco che costituisce il fondo).

Grandi polemiche ha suscitato recentemente il Teflon, che è un materiale plastico e che viene da alcuni considerato nocivo per la salute. In realtà se la superficie in Teflon è mantenuta integra e priva di graffi non ci sono pericoli per la salute, ma trattandosi comunque di un materiale plastico non si può certo considerare ecologica una pentola in Teflon.